7 set 2011

1 settembre 1991, Pescara - Modena 3-1

1 settembre 1991
DUE GOL FALLITI DA PROVITALI SULLO 0-0 FANNO DA PROLOGO AL KO EMILIANO – Modena sbaglia, Pescara punisce – Una doppietta di Bivi e un a rete di Pagano decidono la partita – Canarini a segno su rigore nel finale – Dopo un primo tempo giocato alla pari gialloblu di Bersellini sono crollati all'inizio detta ripresa, accumulando errori su errori – Una sconfitta che fa nascere molti dubbi sul carattere della squadra
3-1
PESCARA: Savorani; Camplone, Di Cara; Gelsi, Righetti, Ferretti; Pagano (dal 64° Martorella), Allegri, Bivi, Ceredi (dall'83° Nobile), Massara. A disposizione: 12° Torresin, 13° Alfieri, 15° Nunziato. All. Galeone.
MODENA: Lazzarini; Marsan, Cardarelli (dal 62° Dionigi); Monza, Moz, Ansaldi; Cucciari (dal 46° Pellegrini), Bergamo, Provitali, Bosi, Brogi. A disposizione: 12° Meani, 13° Voltattorni, 15° Caruso. All. Bersellini.
Arbitro: Arena di Ercolano.
Reti: Bivi al 42° e al 71°, Pagano al 51°, Provitali su rigore al 74°.
Note – Spettatori: 14 mila circa. Paganti: 7.010 per un incasso di 135.400.000 lire più 6.500 abbonati per una quota di 83.307.000 lire. Ammoniti: per gioco scorretto Bosi (52°), Cardarelli (61°), per comportamento non regolamentare Ceredi (66°). Nel Modena hanno debuttato in serie B Dionigi e Cardarelli. Angoli: 14-1 per il Pescara.
Dall'inviato Paolo Reggianini
PESCARA — Bersellini mette al bando la sua zona difensiva provata e riprovata in precampionato, si affida ad una rigida marcatura a uomo, ma la sua squadra becca tre gol e subisce una pesante bocciatura al primo esame. Quasi certamente, però, Queste tre scoppole non sono tanto originate dal modulo tattico sbagliato o dalle gambe ancore un po' mollicce, quanto dal cervello, che in qualche frangente non ha funzionato a dovere. Errori imperdonabili, come i due gol sbagliati da Provitali, quando il risultato era in equilibrio, le dormite in apertura di ripresa, quando il Pescara si è trovato la strada spianata verso il successo, hanno deciso questo incontro nato sotto ben altra prospettiva.
Il Modena è cosi affondato nel mare Adriatico (non gli capitava ormai da diversi anni) senza farsi nemmeno troppo onore e facendo grande un Pescara che si è confezionato una vittoria che non ammette discussioni. Una resa, quella dei canarini, che fa subito sorgere preoccupanti interrogativi, non tanto per il gioco espresso dalla squadra, quanto per il carattere mostrato dai giocatori in campo.
Dopo un primo tempo giocato quasi alla pari, con diverse azioni pericolose costruite dall'una e dall'altra parte, la svolta nella prima parte della ripresa, con il Pescara in campo e il Modena ancora negli spogliatoi. Una sbandata dietro l'altra e dalla strada che potrebbe portare alla parità, il Modena finisce in un vicolo cieco dal quale non riuscirà più a venirne fuori. Tre scoppole che fanno male e che ridimensionano una squadra, la quale, abbandonati i riflettori, sotto il caldo si è sciolta mostrando solo in parte quelle buone cose che avevano animato un precampionato in crescendo. Scorrendo la cronaca dei novanta minuti si scopre come le colpe del Modena siano evidenti. Bersellinì schiera subito due punte e un tornante, Bergamo illumina il gioco con buone trovate, Bosi fa da tamponatore con discreti risultati. L'inizio, insomma, è incoraggiante. Nelle retrovie, Ansaldi fa il libero, Moz guarda da vicino Bivi. Marsan deve dannarsi per frenare le iniziative dello scatenato Massara. Sulla destra Pagano punzecchia Cardarelli, che mai potrà proporsi sulla fascia. A centrocampo manca Pellegrini, che entrerà solo nella ripresa al posto di un evanescente Cucciari. Le due squadre si affrontano a viso aperto e ne trae beneficio lo spettacolo. Il Pescara, con il passare dei minuti, aumenta la propria pressione soprattutto sul lato sinistro, dove imperversa Massara. Ma è il Modena, con i suoi errori a dare la svolta. Al 32°, la prima occasione buttata al vento. Bosi esce palla al piede dalla difesa, appoggia in direzione di Bergamo, che lancia lungo per Provitali. Ottimo lavoro del centravanti, ma, a tu per tu, con Savorani viene anticipato. I canarini tengono bene il campo, i padroni di casa replicano, al 32°: Monza lascia la marcatura di Ceredi, il quale gira bene ma è pronto Lazzarini. Contropiede e la storia si ripete: al 37°, dopo una precedente conclusione di Provitali, veloce azione tutta in verticale Bosi-Cucciari-Bergamo, Provitali torna nuovamente davanti a Savorani, ma sbaglia mira calciando debolmente a lato. Gol sbagliato, gol subito, questa impietosa legge del calcio va subito a punire il Modena. È il 42°: Ferretti da lontano prova il tiro, a centro area Bivi allunga il piede quanto basta per mandare a farfalle tutta la difesa. È l'1-0, immeritato, per il Pescara, che nel secondo tempo legittimerà però il vantaggio.
Il Modena torna in campo quasi frastornato: al 6°, Marsan va sulla destra, sbaglia un facile appoggio, riparte il Pescara, veloce incursione di Massara, palla al centro, dove Pagano, lasciato inspiegabilmente solo, insacca di prepotenza. È la fine. A questo, salta tutto nelle file del Modena e forse anche la testa di qualcuno. Dentro Dionigi, avanti tutta con tre punte, un centrocampista avanzato e così si arriva il terzo gol, preceduto da una serie di scorribande di Allegri (palo al 20°), pure lui lasciato solo. Al 26°, ancora Massara confeziona l'assist vincente per Bivi, che gela per la terza volta l'incolpevole Lazzarini. Il Modena è ormai allo sbando, il portiere canarino deve fare gli straordinari per evitare il peggio. L'orgoglio tiene a galla la truppa di Bersellini, che cerca almeno di salvare la faccia. Provitali, al 29°, viene steso in area da Di Cara ed è lo stesso centravanti che dal dischetto, finalmente, non sbaglia. Ci prova Brogi, al 47°, a segnare, ma a quel punto tutto è ormai deciso.
PESCARA-MODENA / BERSELLINI ASSOLVE PROVITALI – “TROPPE DISTRAZIONI NELLA RIPRESA” – “Traditi dalla voglia di gol” – “L'ansia di pareggiare ci ha fatto perdere la testa. Ma non è il caso di disperare” – Farina: “La verità è che abbiamo fatto troppi regali”
PESCARA — Bersellini è l'ultimo ad uscire. Lo si scorge all'interno dello spogliatoio appoggiato al muro, senza parole, mentre osserva con lo sguardo nel vuoto, ripensando ai quei folli novanta minuti. La sua squadra aveva retto con onore il confronto nella prima parte, portando addirittura i più seri pericoli, poi, la clamorosa resa nel secondo tempo. Condizione fisica ancora precaria, il caldo, concentrazione non sempre continua, sono tutte attenuanti che si possono tirare in ballo per cercare di capire. Il tecnico, all'esordio in campionato sulla panchina gialloblu, mostra un sorriso stentato, probabilmente ha già avuto il tempo per sbollire la rabbia. “Il calcio è un gioco semplice che spesso si basa su leggi altrettanto semplici. Se non castighi, ti castigano gli altri Questo di serie B è un campionato fatto così. Squadre come le nostra, ma direi tutte, quando hanno la possibilità di segnare, non devono sbagliare, altrimenti sei rovinato”. L'allusione è chiara: sullo 0-0, Provitali ha avuto due ghiotte occasioni per mettere in crisi un Pescara che in quel momento balbettava nell'applicare il fuorigioco. Ma Bersellini non getta la croce sulle spalle del proprio attaccante, anzi lo promuove: “Provitali è stato bravissimo a crearsi quelle due opportunità. Se si è trovato a tu per tu col portiere il merito è stato suo. Poi i gol si possono anche sbagliare e così siamo qui a recriminare”.
Ma aldilà della occasioni fallite, preoccupante è stato l'atteggiamento della squadra mostrato nella ripresa. Lo sostiene anche il presidente Farina: “Due dormite così evidenti si pagano. — dice il dirigente parlando delle due azioni che hanno portato in gol prima Pagano poi Bivi — Nel primo tempo potevamo segnare quattro reti e loro nemmeno una. Poi abbiamo fatti regali. È comunque incoraggiante il gioco espresso dalla squadra soprattutto nel primo tempo. Questo ci deve far ben sperare anche per il futuro”.
Bersellìni intanto prende coraggio e si esprime in sintonia con il presidente: “Ritengo più gravi gli errori nella ripresa — spiega — non c'era motivo in quel frangente di perdere la testa. Probabilmente la frenesia di andare alla ricerca di un pari che fino al quel momento avremmo meritato, ha avuto effetti negativi. Così, in seguito a due sviste, il Pescara ne ha approfittato e noi ci siamo trovati sotto prima di due poi di tre gol. A quel punto era tutto compromesso. Deluso? Non lo sono mai. Ho visto una squadra tonica, che ha creato numerose occasioni e questo è un buon segno soprattutto quando si va a giocare in trasferta. Dovremo riflettere su certi episodi, ma che al momento non ci devono far disperare”.
Parlando dei singoli, il mister aggiunge: “Pellegrini non stava bene, è ancora giù come condizione. L'ho provato nella ripresa ma deve ancora lavorare”.
Paolo Reggianini 

PESCARA-MODENA / GALEONE – “Abbiamo rischiato grosso ma poi Bivi ha risolto tutto”
PESCARA — Giovanni Galeone parte subito in quarta. “Il secondo tempo è stato sicuramente più bello del primo, ma non si può continuare ad attaccare, a giocare così come abbiamo fatto noi quando il risultato è ormai acquisito. Non tutte le partite possono finire 3-1, anche se abbiamo promesso ai tifosi di fare calcio-spettacolo”.
Nei primi 45 minuti il Pescara ha rischiato grosso e se il Modena non è riuscito a passare in vantaggio è solo perché Provitali ha fallito due volte il bersaglio. “È vero, — ammette Galeone— nel primo tempo il Modena ci ha tenuti a guardia, ma dopo il gol di Bivi gli emiliani si sono visti davvero poco. Massara e Allegri hanno superato subito l'emozione del debutto cominciando a macinare gioco e i palloni, là davanti a Lazzarini, si sono davvero sprecati”.
Malgrado il successo il tecnico biancazzurro non nasconde che qualcosa deve ancora essere registrato. “Bisogna distribuire i palloni a destra e a sinistra con una certa regolarità, non bisogna insistere sempre da una parte sola. Nel primo tempo Massara è stato chiamato in causa pochissime volte mentre nella ripresa, quando si è giocato come si deve, si è visto sicuramente del bel calcio”.
Galeone esamina poi la prova dei singoli. “Ceredi è senz'altro quello che ha fatto più progressi, bene anche Allegri che per la sua struttura fisica ha bisogno di carburare prima di salire in cattedra. Ferretti è stato superlativo in fase difensiva: non a caso ha salvato su Provitali due palle molto pericolose”.
PESCARA-MODENA / STESSA FALSA PARTENZA DI UN ANNO FA – BERGAMO: “SIAMO DACCAPO” – E c'è già chi rivede i fantasmi
PESCARA — Dichiarazioni della vigilia in casa gtalloblu: “Cerchiamo di partire bene perché non vogliamo soffrire come l'anno scorso. Iniziare col piede giusto è fondamentale”. Settembre '90. Ascoli-Modena 3-1; settembre '91, Pescara-Modena 3-1. Cambiano i fattori, ma i risultati sono sempre gli stessi. La strada si fa subito in salita e qualcuno tra i canarini rivede già i fantasmi dello scorso anno. Il capitano Bergamo è affranto, parla sottovoce, sa cosa vuole dire iniziare con tre gol sul groppone. “L'anno scorso siamo partiti malissimo e ci siamo salvati solo all'ultima partita, pagando a caro prezzo le follie autunnali. Ci siamo un'altra volta. Sinceramente non saprei cosa dire. Eppure, nel primo tempo, le cose non erano andate male, potevamo chiudere 3-1 per noi e nessun avrebbe osato lamentarsi. Poi nella ripresa ci siamo sbilanciati in avanti lasciando troppo spazio al Pescara, che non si è fatto attendere. Qualcosa ci sarebbe anche da dire, ma è meglio che certi aspetti siano chiariti tra di noi, negli spogliatoi”.
Il clima è decisamente pesante. Pescara poteva essere una tappa pericolosa, ma per poco è stata sfiorata la disfatta, evitata in parte con la buona prova del primo tempo e con il gol su rigore di Provitali. Dalla marcatura a zona, il Modena ha proposto un controllo difensivo a uomo, con Ansaldi libero. “Non voglio parlare di tattica — dice lo stesso difensore — piuttosto penso che quando si sbagliano gol così facili, diventa poi difficile rimediare. Non voglio tuttavia colpevolizzare nessuno, comunque è una sconfitta inspiegabile”
Tutti parlano delle due occasioni capitate a Provitali. Il centravanti cerca di spiegare le due sviste. “Se avessi segnato, la partita avrebbe potuto cambiare binari, purtroppo è andata male. Comunque, come parziale consolazione, possiamo essere soddisfatti per il gioco espresso. L'inizio è stato spumeggiante, nella ripresa siamo entrati in campo convinti che un gol di svantaggio poteva essere rimediabile. Poi il pallino è passato nelle mani degli avversari e siamo stati travolti. A quel punto tutto è diventato difficile”.
Bivi, vecchio marpione delle aree di rigore, ha iniziato l'annata alla grande con una bella doppietta: “Mi dispiace che sia stato proprio il mio uomo a segnare due reti — dice Moz — comunque non mi sento responsabile di questa sconfitta. Un attento esame di coscienza farà bene a tutti”.
Infine Pellegrini. Il centrocampista doveva essere uno dei punti di forza di questa squadra, ma alla prima di campionato è finito in panchina. “Sono in ritardo di condizione — ha detto, dribblando ogni polemica per questa inattesa esclusione — dovrò lavorare più degli altri per conquistarmi il posto”.
pa.re.
PESCARA-MODENA / SPOGLIATOI Gì ALLOBLU – Lazzarini: “Crollati sul due a zero” – “Ci siamo disuniti, arrivavano palloni da tutte le parti”
PESCARA — Quello che conta sono i numeri. Negli almanacchi calcistici il debutto di Lazzarini con la maglia del Modena sarà contrassegnato con un negativo “meno tre” anche se di colpe l'ex pisano proprio non ne ha. “Poco importa se ho giocato bene — accenna piuttosto contrariato — ho una tale rabbia in corpo che per poco non scoppio. Ancora forse non me ne rendo conto, probabilmente domani, quando potrò ragionare a mente fredda, sarà più facile analizzare questa partita dai risvolti inspiegabili”.
Negli spogliatoi non vola una mosca. Silenzio assoluto. Tutti i giocatori sfilano testa bassa verso il pullman. Lazzarini guarda il soffitto e lentamente comincia a ricordare gli episodi salienti. “Nel primo gol, Ferretti aveva provato il tiro da lontano. La palla sarebbe finita fuori, ma Bivi si è trovato nel punto giusto, nessuno lo ha contrastato e così ha potuto segnare. In precedenza avevamo sbagliato due occasioni piuttosto clamorose. Non dico che avevamo la partita in pugno, ma si erano create le premesse per tentare di portare a casa almeno un pari”.
Invece il crollo nella ripresa ha compromesso tutto. Già al 6°, il Modena accusava un doppio svantaggio: “La palla era in nostro possesso — dice ancora Lazzarini — poi, all'improvviso, come un fiume in piena, loro sono piombati sulla fascia destra. Massara, mi pare, ha crossato al centro e Pagano ha anticipato tutti. Era lì a due passi dalla linea di porta. Sul 2-0 ci siamo disuniti, arrivavano palloni da tutte le parti, le marcature sono saltate e così con la squadra sbilanciata in avanti è arrivato anche il terzo gol. Sognavo un inizio di campionato differente. È il mio primo anno da titolare. incassando subito tre gol, non è certo questo il modo migliore per costruirsi una grande fama”.
PAGELLE / PRESTAZIONE NON TROPPO CONVINCENTE DEI CANARINI A PESCARA – Modena, Lazzarini paga per tutti – Ma il portiere gialloblu è parso incolpevole in occasione dei tre gol – Troppe sviste in difesa – Si salva Bergamo, deludono Brogi e Cucciavi – Clamorosi errori di Provitali – Pellegrini è ancora fuori condizione
Dall'inviato Paolo Reggianini
PESCARA — Prestazione senza particolari acuti, anche se di positivo resta il primo tempo, quando la squadra ha saputo, in più di un'occasione, mettere alle corde un Pescara che sembrava vicino al crollo.
LAZZARINI voto 6,5. Nessuna colpa sui tre gol subiti. Anzi, in più di un'occasione ha salvato il risultato con buone parate sui tiri ravvicinati. È stato anche fortunato quando, nella ripresa, la bordata di Allegri si è stampata sul palo. Sei gol in due partite sono un po' troppi e mercoledì arriva ancora la Samp. Qualcosa in difesa proprio non va. Il portiere, comunque, è assolto.
MARSAN voto 5. Impiegato a uomo sul veloce Massara, ha sofferto la presenza di questa giocatore, che, soprattutto nella ripresa, ha fatto la differenza, il modenese ha commesso un grave errore che ha propiziato poi il secondo gol.
CARDARELLI voto 5. Pressato nella propria metà campo dal tornante Pagano, non solo ha trovato semaforo rosso lungo la sua solita corsia, ma spesso ha dovuto ricorrere al fallo per frenare le incursioni dell'avversario.
MONZA voto 6. Bene nel primo tempo, discreto nella ripresa. Da questo giocatore è comunque logico aspettarsi qualcosa in più. Sotto il profilo dell'impegno nulla comunque da eccepire.
MOZ voto 5,5. All'inizio aveva preso bene le misure sul pericoloso Bivi, tenendolo sempre lontano dall'area. Ma l'attaccante non va perso di vista un attimo. Così Bivi, prima è stato più attento di tutti andando a colpire in modo vincente l'involontario assist di Ferretti, poi ha trovato via libera per incrementare il proprio bottino nella ripresa. ANSALDI voto 6. Anche in questo caso, si può parlare di prestazione positivo quando il Modena è stato in partita. Le sue chiusure sono state puntuali, ma poi sugli svarioni nella ripresa è stato colto impreparato.
CUCCIARI voto 5. Qualche tocco intelligente fin quando è rimasto in campo, anche se raramente ha fatto sentire il proprio peso in proiezione offensiva. Inevitabile il cambio dopo il 45°.
BERGAMO voto 6,5. Il più continuo. Spesso ha illuminato il gioco con lunghi e precisi traversoni. Splendidi gli assist per Provitali. In particolare, all'inizio, il Pescara ha faticato parecchio per frenare le sue iniziative.
PROVITALI voto 5.5. Come sostiene Borsellini, è stato abile nel procurarsi due occasioni da gol. Ma quando un attaccante arriva davanti al portiere non c'è santo che tenga: bisogna fare gol a tutti i costi, il resto non conta. Si è rifatto in parte alla fine, ma quel gol su rigore nessuno lo ricorderà.
BOSI voto 6. Ormai ha conquistato un posto fisso nell'undici titolare. Ha chiuso con grande tempismo ogni varco facendosi apprezzare, nelle fasi iniziali, per spirito di iniziativa. Nella ripresa è finito nel pallone accusando pause abbastanza preoccupanti.
BROGI voto 5. Partenza sciolta, poi all'improvviso sembrava avesse del piombo nei piedi. Con il passare dei minuti si è assentato dal gioco, facendo dimenticare il buon precampionato.
PELLEGRINI voto 5,5. È entrato nella ripresa per giocare a ridosso dei due attaccanti, con l'obbligo di andare a chiudere su Ceredi. Non e mai entrato in partita. Questo non può' essere il vero Pellegrini.
DIONIGI ng. tempi duri per la giovane speranza canarina, inghiottita da una difesa, che, nel secondo tempo, ha saputo chiudere ogni varco con maggiore tempismo. 

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