11 set 2011

11 settembre 1977, Modena - Monza 1-0

11 settembre 1977

Alla prima occasione il Modena si scatena – Il Monza aveva preso alla leggera il suo primo impegno credendo di surclassare gli uomini di Pinardi – I gialloblu hanno sfoderato una grinta e un ritmo di gioco impensabili – Il gol lampo di Bellinazzi dopo un tiro dalla bandierina Primo tempo: 0-0. Secondo tempo: 1-0 (al 31° Bellinazzi).

MODENA: Grosso; Sanzone, Rimbano; Righi, Canestrari, Parlanti (dal 18° del p.t. Ferrante); Bonafè, Vivani, Bellinazzi, Zanon, Mariani. 12° Fantini, 14° Albanese: all. Pinardi. MONZA: Incontri; Vincenzi, Gamba; De Vecchi, Lanzi, Anquiletti; Cerilli (dal 32° del s.t. Sanseverino), Beruatto, Silva, Bracchi, Cantarutti. 12° Reali, 14° Scaini: all. Magni. Arbitro: Pieri di Genova. Note: terreno in buone condizioni, caldo afoso; spettatori: 8000 circa di cui 5995 paganti per un incasso di 18.155.000 lire; calci d'angolo: 8-2 per il Modena (primo tempo 1-0); ammoniti: Vincenzi, Mariani e Bellinazzi per gioco falloso; in uno scontro con Cantarutti Parlanti ha riportato la frattura del perone sinistro.

MODENA, 11 — C'era attesa per questo debutto e fame, soprattutto, di calcio vero, che quello (seppure ufficiale) di Coppa Italia pare a molti un tenue succedaneo. Da una parte si temeva che la burrasca della vigilia avesse depresso l’umore dei giallo-blu (qualcuno, malignando, aveva anche sparso la voce che Rimbano avesse, in vista della rottura con la società, staccato un biglietto per la Costa Smeralda per spendere in Sardegna gli ultimi spiccioli di una tardiva estate); dall'altra si paventava che il successo in Coppa avesse montato la testa ai brianzoli vogliosi di far vendette al Braglia. Vere solo in parte, le aspettative. I padroni di casa, infatti, hanno giocato alla brava, come se i problemi economici discussi sino in zona Cesarini non avessero scalfito la fiducia nella società. Gli uomini di Magni, che, oltre tutto, avrebbero voluto festeggiare il fresco “Seminatore d'oro” del loro trainer (il quale assurdamente è stato laureato pur non avendo mai ottenuto, per Coverciano, la licenza elementare...), hanno invece preso l'impegno abbastanza alla leggera, credendo di fare un boccone di questo Modena, che, forse, credevano a brandelli anche sul piano tecnico. Pinardi, ancora una volta, ha dimostrato di masticare calcio. Non ha perso la testa nemmeno quando la sfortuna si è rimessa a dare colpi di maglio alla squadra. Ha perso Parlanti, magnifico libero di complemento, e non ha stornato Rimbano, importante pedina nella zona più cruciale del campo. Bonafè si è improvvisato vice Parlanti (già vice Piaser) e ha assolto il compito con merito. L'incontro, per il resto, è stato un capolavoro tattico dei giallo-blu, che hanno dimostrato di essere sani professionisti, avendo voluto rispondere con una prova egregia ai timori — più che legittimi — del loro pubblico al quale, tuttavia, va dato atto di un encomiabile attaccamento ai colori sociali, avendo sottoscritto, proprio in questi ultimi giorni, abbonamenti come se niente fosse. Il Modena ha controllato bene l'incontro nella prima parte della gara, quando l'incidente a Parlanti (che ne avrà per circa due mesi) aveva rischiato di mettere in crisi tutto l'assetto. Superato lo choc, il Modena si è poi ripreso bene nella ripresa, e ha capito che la vittoria era a portata di mano. Le occasioni sono state numerose. Al 23°, comincia a scatenarsi “Baffo-gol”, che di testa sbaglia di poco la mira. Al 24°, Zanon ha la palla buona, ma purtroppo col destro non riesce a scavalcare il portiere. Al 30°, Incontri deve sfoggiare un gran volo per mettere in corner un tiraccio al volo di Bellinazzi. La segnatura è nell'aria. Un minuto dopo, infatti, Zanon da destra scodella un corner che il portiere monzese non trattiene in uscita bassa. Bellinazzi è pronto a girare a rete. Sembra tutto fatto, ma, al 38°, Grosso, ancora dolorante per l'incidente occorsogli contro la Roma, deve sfoderare un intervento da applauso per salvare il risultato su colpo di testa di Cantarutti (l'unica occasione per il Monza). Poi più niente sino alla fine, se non un applauditissimo pressing — con melina — del Modena, che saggiamente amministra i primi due utilissimi e importantissimi punti di un campionato che si spera ricco di soddisfazioni nonostante il tormentato avvio. Sandro Bellei Il Modena “caricato” dall'arroventata vigilia - I gialloblu, come se niente fosse...

MODENA, 11 – Non ci poteva essere esordio migliore, per il Modena. Peccato che la vittoria sia stata macchiata dal grave infortunio a Parlanti, altrimenti la soddisfazione sarebbe stata ancora più bella. Il Modena, che ad un certo punto più che una squadra sembrava un'infermeria, ha dimostrato sul campo il suo valore. Ridotto in condizioni di emergenza, per l'uscita di Parlanti, che aveva costretto Pinardi ad arretrare Bonafè nella posizione di libero, e per la forma incerta di Grosso, ancora sofferente per la contusione alle costole riportata contro la Roma, il Modena ha tirato fuori il carattere. Esattamente ciò che mancava al Monza. È sul piano della maggior grinta e della determinazione, che si spiega questa vittoria. Vittoria meritata proprio per questo, ma anche se si volesse tirare in ballo il discorso tecnico, le conclusioni sarebbero sempre le stesse. La squadra giallo-blu, dopo 40 giorni di “cura Pinardi”, sembra più bella di quella dello scorso anno. E, come si accennava, ha tecnica e classe da vendere, il suo limite, forse, sta nella mancanza di podismo, di ragguardevole spinte d'urto, ma a questa deficienza rimedia con la raffinata tecnica di quasi tutti gli uomini in campo. E diciamo questo dopo aver visto, per l'ennesima volta, quello che riescono a fare i nuovi acquisti, da Righi, a Bonafè, a Vivani: tutti, senza eccezione, sanno trattare la palla con eleganza. Magari di Righi già si sapeva e di Vivani si era intuito. Oggi, anche Bonafè ha fatto vedere di che pasta è fatto; per la verità, molti si sono frettolosamente rimangiati ciò che a mezza voce avevano detto in questi ultimi giorni. E proprio il centrocampo, così, ad occhio e croce, sembra poter diventare il “piatto forte” di questo Modena. Un centrocampo così lo possono invidiare molte squadre di serie B: mettete insieme Zanon, Bonafè, Righi e Vivani, aggiungete Rimbano, poi controllate il prodotto. Zanon addirittura, oggi ha stupito un po' tutti: lo si credeva fuori condizione, a corto di fiato e con le idee non chiare. Lo si è visto, invece, crescere alla distanza, con progressione incredibile, dal suo piede sono partite le più belle palle gol di tutta la partita. Proprio lui ha offerto a Bellinazzi, su un piatto d'argento, l'occasione di segnare uno dei più bei gol della sua vita. Perché Bellinazzi ci teneva, oggi a fare bella figura. Tutta la squadra come si diceva, ha girato e ciò che più ha sorpreso è stato l'impegno. Nonostante avessero concordato i premi di ingaggio solo da poche ore, al termine di una settimana che aveva comportato uno stress notevole, Zanon e compagni sono sembrati caricati a mille, decisi a vincere o quantomeno a non perdere. Una prova in più di quanto questi ragazzi siano responsabili e con la testa sulle spalle e non lo diciamo solo perché qualche dirigente ci ha gentilmente invitato a farlo, al termine della partita. Lo abbiamo sempre pensato e scritto, basta rileggere i nostri pezzi di questi giorni. Tornando alla partita, lasciando perdere le polemiche (avremo occasione di riparlarne, comunque) il Modena, per quello che ha fatto vedere oggi può solo crescere e far meglio. Quando, col tempo, si sarà stabilito, in seno alla squadra, un legame più forte, tra vecchi e nuovi; quando, soprattutto Pinardi potrà disporre di Piaser riportando così chiarezza e ordine, sicuramente il Modena potrà far molto di più. Poi, qualcuno, non è ancora arrivato al massimo della condizione. È un di scorso, questo, che riguarda tutti i settori dall'attacco, al centrocampo, alla difesa. C'è ad esempio, un Canestrari, ancora al di sotto di un livello accettabile. Lo stopper giallo-blu verrà fuori col tempo, non è un problema, questo. Come non è un problema il fatto che, a centrocampo, Vivani non rende ancora per quanto gli è richiesto. Ci vuol tempo, anche per lui. Purtroppo il grave infortunio di Parlanti (frattura al perone sinistro: due mesi almeno, tra ingessatura e convalescenza) rischia di mandare a carte quarantotto il programma dell'allenatore. Ora, il rientro di Piaser diventa una necessità improrogabile, ma anche con Piaser, Pinardi non avrà risolto tutti i suoi problemi: terzino, infatti, chi giocherà? L'assenza di un difensore, lamentata, con significati profetici, da Pinardi durante il precampionato, si rifà sentire. Ecco un utile tema di riflessione per i dirigenti, ma per adesso, gustiamoci questa vittoria, in attesa di riprendere il discorso. Marino Bocchi Negli spogliatoi l'incidente a Parlanti spegne la gioia dei giallo-blu – Pinardi: “Una bella prova di carattere”

MODENA, 11 — Negli spogliatoi del Modena la gioia è molto offuscata dal grave infortunio occorso a Parlanti nello scontro fortuito con Cantarutti. Pinardi si fa subito portavoce dello stato d' animo di tutti. “Sono molto soddisfatto per i primi due punti ottenuti in questo campionato e più ancora per la prova di carattere fornita dai ragazzi. Hanno dovuto superare lo shock provocato dall'infortunio a Parlanti; un infortunio che ci darà ancora preoccupazioni e problemi. Era stato tutto complesso nel corso della settimana; poi c' erano dubbi sulla presenza del bravissimo Grosso. Infine, la squadra aveva cominciato a condurre egregiamente la partita, con la difesa ben registrata attorno a Parlanti, quando è venuto l'incidente che ha sconvolto tutto. Un'altra squadra si sarebbe disunita; il Modena ha invece reagito con forza morale e se avesse segnato un altro goal nessuno avrebbe avuto da ridire”. Interpellato sul rendimento dei singoli atleti, Pinardi ha accomunato tutti in un elogio, sottolineando il coraggio di Grosso sceso in campo benché sofferente; le prove di Sanzone e Canestrari che, alla lunga, sono riusciti a bloccare due elementi pericolosi; l'intelligenza di Bonafè improvvisatosi un libero efficace; la saggezza e l'esperienza di Rimbano, che ha controllato e vanificato Cerilli senza privare il centrocampo modenese d'appoggio; l'oscuro e prezioso lavoro di Vivani. Tutti si sono mossi con determinazione ed abilità: una vittoria — dice Pinardi — “ottenuta con il cervello”. Abbiamo chiesto a Pinardi come potrà affrontare i problemi che ora si determinano per la difesa in seguito all'infortunio che terrà Parlanti lontano dai campi di gioco per circa tre mesi. “È davvero una brutta e dolorosa tegola che ci e piovuta addosso — afferma Pinardi — Purtroppo ho un numero limitato di atleti a disposizione e non so ancora come potrò rimediare. La partita di oggi ha già fornito qualche indicazione, ma le decisioni andranno meglio valutate e ponderate. Intanto abbiamo superato questa difficile partita contro un avversario molto valido e difficile. Il resto lo valuteremo poi”. Da parte monzese non si serba più memoria della drammatica conclusione dello scorso compiono. Magni accetta di parlare di buon grado con i giornalisti che si complimentano per il “Seminatore d'oro”: il prestigioso premio che gli è stato assegnato: “Sarebbe stato forse meglio che non m'avessero dato il premio — sbotta il tecnico monzese — Dicono che porti una jella tremenda”. Magni spiega, però, di non alludere alla partita con il Modena, la vittoria del quale appare incontestabile. “Il Modena ha meritato di vincere in campo, però si leggevano tutti i timori che si nutrivano, al suo interno, prima della partita. Io poi, non credo alla rassegnazione da parte di professionisti validi ed esperti. Devo dire che il Monza ha giocato con troppa sufficienza e che sarà punito ancora se non troverà la forza di stringere i denti, impegnarsi di più, fidandosi solo del centrocampo. L'aiuto di Cerilli è stato pochino, mentre Bellinazzi ha potuto fare il buono ed il cattivo tempo”. Magni ha elogiato, peraltro, Cantarutti, apparso il più pericoloso degli attaccanti in maglia rossa ed ha sottolineato la sua favorevole impressione nei riguardi del Modena. “Meglio avere perso adesso che poi. Il tempo per dare più carica alla mia squadra non manca”. Il presidente del Monza, dott. Cappelletti, sorride e sembra liberato da un incubo. Egli conclude i commenti: “Ci siamo finalmente tolti questo Modena dagli incontri in trasferta. Adesso tutto il campionato appare più facile, almeno sotto il profilo psicologico. Non dovremo più avere timori fino all'ultima giornata, come accadde nello scorso campionato”. Nazario Boschini

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