12 set 2011

12 settembre 1965, Modena - Palermo 2-1

12 settembre 1965 Modena 2 – Palermo 1
MODENA: Colombo; Cattani, Barucco; Aguzzoli, Borsari, Venturelli; Iseppi, Ferrari, Balsimeili, Merighi, Jaconissi. (All.: Neri). PALERMO: Ferretti; De Bellis, Giorgi; Costantini, Giubertoni, Moschen; Fogar, Tinazzi, Troia, Cipollato, Crippa. (All.: Facchini). Arbitro: Frullini di Firenze. Marcatori: I tempo: Troia all'11°, Costantini (autorete) al 40°, Balsimelli al 45°.

Ad un discreto primo tempo è seguita una ripresa scadente, che ha visto la stanca e poco convinta reazione palermitana. Giallo-blu da rivedere – La squadra di Neri è piaciuta nella mezzora finale del primo tempo – Nella ripresa ha subito la pressione rosa-nero denunciando grossi scompensi

NOSTRO SERVIZIO Modena, 12 settembre. Un bel Modena per mezz'ora, quella finale del primo tempo. Poi uno spettacolo da dimenticare, o quasi. Il problema, allora, è di tenuta? C'è da crederlo e, magari, da non allarmarsi (sempre che Neri trovi in tempo il rimedio giusto...). Il Modena partì abbastanza bene, l'anno scorso, trovando la condizione atletica per la strada, ma l'obbiettivo della promozione è stato clamorosamente fallito. L'avvio malsicuro di quest'anno (anche a causa della lunga ed inspiegabile catena di incidenti) potrebbe dunque essere addirittura di buon auspicio. Per chi non crede alla... cabala, è tuttavia augurabile che il Modena si irrobustisca alla svelta e trovi anche quell'intesa in prima linea che sinora gli è mancata, tranne l'estemporanea parentesi del derby di Coppa Italia con il Bologna. Contro il Palermo il Modena ha corso oggi il grosso rischio di restare sconfitto al suo debutto in campionato davanti al pubblico del Braglia. Un errore (il solito) di Colombo aveva pregiudicato il risultato sin dalle prime battute: corner di Fogar, uscita volante fuori tempo del portierone... moroteo (per via di quella ciocca bianca che gli imbrina i capelli) che stringe l'aria e capocciata in elevazione di Troia, che, con perfetta scelta di tempo, anticipa l'avversario girando la palla in rete. La reazione della squadra giallo-blu, tuttavia, è stata subito vivace ed efficace. Il Palermo, infatti, ha dovuto tirare i remi in barca e badare a difendere con i denti il vantaggio fortunoso. Il forcing del Modena, orchestrato a centrocampo da Merighi e sporadicamente da Venturelli, quasi sempre impegnato a controllare strettamente a uomo quel marpione di Tinazzi, ha tardato a dare i suoi frutti solamente a causa della mira imprecisa e dell'eccessiva precipitazione dei frombolieri. Al 40°, però, su un calcio di punizione dal limite dell'area accordato per un fallaccio su Venturelli, Merighi riusciva a infilare la barriera e la palla diabolica subiva una leggera deviazione sulle gambe di Costantini, che ingannava Ferretti. Cinque minuti dopo, invece, era Balsimelli che coglieva la vittoria sfruttando un passaggio laterale di Ferrari su calcio d'angolo di Iseppi. La pressione modenese aveva dato i suoi frutti. Il Modena, in poco più di mezz'ora, aveva capovolto una situazione che i più pessimisti tra il pubblico avevano giudicato irrimediabile, senza aspettare che la lenta macchina del Modena potesse mettersi in moto e carburarsi a dovere. In questa bella mezzora di gioco, la squadra di Neri ha offerto, a tratti, uno spettacolo piacevole. Sospinta a centrocampo da un Merighi stranamente sostanzioso e privo di fronzoli inutili, il terzetto dei frombolieri si è spinto più una volta pericolosamente verso la porta di Ferretti. Il giovane Iseppi, che sta compiendo notevoli progressi con gli stivali delle cento leghe, ha ancora bisogno di irrobustirsi, ma ha già acquistato quel po' di grinta che condizionava l'anno scorso le sue prestazioni. Balsimelli è anche lui in netto miglioramento: manovra piacevolmente con i compagni e cerca l'affondo con decisione, ma è ancora carente di una condizione atletica in grado di sostenerlo nel corso dei 90'. Iaconissi, tenace e puntiglioso in ogni duello con De Bellis, è stato forse il migliore della prima linea gialloblu; nel primo tempo, ha posto lo scompiglio nel settore destro della difesa isolana, fallendo il gol per una dannata paura di sbagliare che lo fa credere più... generoso con i compagni di linea di quanto sia in realtà. Di Merighi abbiamo già detto: l'argentino ha dovuto sgobbare da solo ed ha giocato solo mezzora; in quella mezzora, però (e non a caso), il Modena ha ottenuto prima il pareggio e poi la vittoria. A Merighi è mancato il sostanzioso apporto di un altro uomo a centrocampo, di quel Venturelli, che, a nostro avviso, è stato sprecato nella marcatura di Tinazzi, uomo pericoloso ma più che altro abile a menare inutilmente per il campo il suo avversario di turno. L'ex canarino, che può, che può vantare un'esperienza notevole di queste situazioni, ha capito subito che avrebbe dovuto stornare Venturelli dal centrocampo togliendo così a Merighi l'aiuto che avrebbe permesso all'argentino di giocare (al suo utile trotto) tutta le partita. Neri, che alla vigilia aveva annunciato la marcature di Tinazzi da parte di Ferrari, non ha intuito subito che avrebbe dovuto ritornare sui propri passi. Il giovane Ferrari, infatti, sprecato a francobollare un Cipollato, che se ne restava prudentemente da solo quasi sempre nella sua metà campo, avrebbe degnamente potuto prendere le veci di Venturelli. Tinazzi, che non è mai stato uomo-gol nonostante le cinque o sei reti dello scorso campionato, avrebbe cercato subito di levarsi delle costole il pivello ma avrebbe trovato pane per i suoi denti. Ferrari è un duro, di quelli che non scherzano: e a Tinazzi le pesanti... carezze dei difensori non sono mai piaciute. Con un semplice spostamento di pedine il Modena avrebbe, quindi, risolto i problemi del suo centrocampo. Venturelli, che avrebbe richiamato Cipollato ancora più indietro della sua posizione primitiva, avrebbe così potuto spingersi in avanti e funzionare da mezzala secondo lo schema originale studiato da Neri e poi, incomprensibilmente, mutato prima dell'incontro. È successo, infatti, che Ferrari ha dovuto adattarsi a funzionare anche da mediano d'appoggio, palesando (nella prima parte della gara) la sua idiosincrasia per la trama elaborata nella zona più cruciale del campo. Nella ripresa, invece, il suo apporto è stato determinante in quanto le sue brillanti doti di difensore sono egregiamente servite a non far affondare la traballante navicella giallo-blu, squassata dal forcing dei rosa-nero che volevano acciuffare di nuovo il pareggio a tutti i costi. Negli spogliatoi, dopo la partita, Neri ha difeso il suo operato con argomentazioni che non ci hanno convinto del tutto. Ferrari è stato utile perché il Modena ha dovuto difendersi alla disperata, ma se Venturelli avesse potuto dare il suo notevole apporto a Merighi, nel primo tempo, probabilmente il Modena sarebbe andato al riposo con ben altro vantaggio e non avrebbe avuto, quindi, nella ripresa, la necessità di salvare l'esiguo vantaggio con i denti. Ci sembra ovvio, del resto, che a rinunciare ad un uomo debba essere la squadra ospite e non quella che gioca sul terreno amico. Ebbene, il Modena ha giocato oggi praticamente con tre punte, Merighi a centrocampo, Venturelli su Tinazzi (e quindi inutilizzabile per la spola: l'ex giallo-blu, infatti, gli ha fatto fare la mille miglia alle sue costole...) ed una mediana di tre difensori. Una precauzione, questa, che Neri ha preso, forse, per cause di forza maggiore (l'assenza di Toro gli ha squinternato ogni piano), ma che non c'era bisogno di camuffare, dopo, affannandosi a dimostrare dialetticamente la validità di una tesi scaduta. Domenica, infatti, (almeno così ha annunciato Neri), Zani dovrebbe già essere in grado di riprendere il suo posto. Sarà interessante, allora, rivedere impegnata questa prima linea al completo di cinque elementi, tutti capaci di giocare la palla. La difesa merita una prova d'appello. Oggi, nella ripresa, era andata in barca col suo capitano. Tutto sommato, un Modena che merita ancora credito e che sarà piacevole veder all'opera quando anche Toro (ma quando?) potrà inserirsi nella manovra. Un Modena che dimostra di possedere potenzialmente una grossa carica esplosiva e che attende ancora l'uomo in grado di accendere le miccia. Forse il cileno? Sandro Bellei Un pizzico di fortuna - Come già domenica a Trani la squadra gialloblu è stata un po' aiutata dalla sorte – La cronaca raccontata.

NOSTRO SERVIZIO Modena, 12 settembre. Anche oggi il Modena, pur giocando una generosa partita, è stato salutato da un po' di fortuna. Il Palermo era riuscito ad andare, in vantaggio per primo, su di una papera di Colombo, uscito alla disperata su calcio d'angolo, e anche per merito di Troia che aveva anticipato tutti, mettendo nel sacco di precisione a porta vuota. Fortunatamente il “giovane” Modena ha saputo reagire immediatamente al gol di svantaggio e ha ingranato una marcia veloce diventando padrone della situazione. Non sono mancate, in questo periodo, le belle triangolazioni che hanno strappato gli applausi e i fischi rivolti agli ospiti che troppo spesso si aiutavano con le mani per trattenere gli scatenati gialloblu. Fra le tre punte, il più efficace ci è parso Jaconissi, che, nei confronti di De Bellis, ha quasi sempre avuto la meglio. I due gol, quello del pareggio e della vittoria, sono venuti nel giro di cinque minuti: al 40°, su calcio di punizione per un atterramento di Venturelli, era lo stesso mediano gialloblu che appoggiava a Merighi, il quale indirizzava a rete; Costantini, però, nel tentativo di allontanare la minaccia, deviava la traiettoria della palla che si insaccava alle spalle di Ferretti, completamente spiazzato. Pochi secondi prima dello scadere del tempo, su calcio d'angolo calciato da Jseppi, nasceva il secondo gol modenese: Giorgi riceveva dalla bandierina, ma rinviava corto; riprendeva Jseppi, che crossava al centro, dove era appostato Balsimelli. Il tiro del centravanti non era molto forte, però, Ferretti, coperto da un gran numero di uomini, non ha visto la palla che rasoterra si infilava alla sua destra e si gettava con troppo ritardo. Sarebbe bastato un piccolo errore dei padroni di casa per compromettere il risultato, ma fortunatamente, verso la fine, anche gli isolani hanno rallentato il ritmo e quando, al 43°, Fogar, indirizzando a rete, avrebbe potuto pareggiare l'incontro, l'incrocio dei pali si è sostituito a Colombo e in quell'attimo sono crollate le ultime speranze degli uomini di Facchini. Adler Ascari NEGLI SPOGLIATOI – Maino Neri soddisfatto del risultato NOSTRO SERVIZIO Modena. 12 settembre. Tinazzi e Ferretti, prima di lasciare il campo, salutano i vecchi amici. Entrambi hanno avuto una buona impressione del Modena. Dice Tinazzi: “Penso che non avremmo dovuto perdere questa partita, almeno un pareggio ce lo meritavamo. Il Modena mi è parso molto buono, soprattutto giovane e pieno di energie; Venturelli è un gran giocatore ed è stato l'iniziatore di tutte le manovre dei gialloblu”. Il presidente del Modena, cav. Marassi, dichiara: “Il primo tempo del Modena mi è assai piaciuto, un po' meno la ripresa. Da tenere presente, però, che di fronte avevamo degli avversari assai forti e decisi a tutto, pur di strappare almeno un pareggio. Comunque, vorrei che andasse sempre così. Il risultato, a mio avviso è giusto”. Maino Neri giustifica il calo del Modena nella ripresa identificandolo con un certo disordine riscontrato in difesa: “Non c'è stato calo di rendimento. Qualcuno ha forse accusato la fatica, ma non tutti, e per questo sarà mio compito, durante la settimana, sopperire alla lacuna. Ho preferito mettere Venturelli su Tinazzi per la sua maggiore esperienza. I numeri sulla maglia non hanno nessuna importanza e Ferrari aveva il suo da fare per tenere a freno Cipollato, che non è l'ultimo arrivato. Il compito di stare in avanti, oggi, lo aveva Merighi. Torna a tutto merito della squadra l'aver saputo reagire al gol di svantaggio. Per questo sono soddisfatto del risultato e della squadra; non è mancato nemmeno un buon football. Per quanto concerne il Palermo, posso dure che Troja è un uomo molto forte e non era facile controllarlo”. a. a.

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